Il dizionario Twitter si arricchisce di nuovi termini, curiosi ed efficaci. Un’infografica ne spiega il significato.
Il dizionario Twitter, come quello di Facebook e di altri canali social, non finisce mai di aggiornarsi: sono almeno 15 i termini nati negli ultimi mesi e subito entrati a pieno titolo nella più recente edizione del Twictionary (indispensabile dizionario digitale, da molti ritenuto particolarmente prezioso perché introvabile nelle comuni librerie).
Si tratta di verbi, aggettivi e sostantivi che – a volte con sorprendente efficacia e spesso con mordente ironia – definiscono circostanze, consuetudini e modi d’essere tipici di chi frequenta l’emergente social media.
Tutte le nuove espressioni gergali integrano scontatamente, anche solo in parte, la radice “Twitter” (dall’inglese to tweet, “cinguettare”). Di conseguenza suonano come “anglofone”, ma non per questo c’è di che preoccuparsi: sono comunque comprensibili anche da chi non conosce la lingua, ed in ogni caso è disponibile una divertente infografica che ne spiega il significato.
Sfogliamo dunque, una ad una e con un tentato filo di umorismo, tutte le new-entry del dizionario Twitter!
Dizionario Twitter: Attwicted, BOM e Detweeted.
- Attwicted: l’addicted di Twitter. Letteralmente: “schiavo di” o, più benevolmente, appassionato di Twitter. Si riconosce per la capacità di condividere le foto della prima colazione con la stessa soddisfatta enfasi che caratterizza un neo papà mentre mostra l’album del primogenito.
- Detweeted: un tweet abortito, cancellato prima ancora di essere pubblicato. La circostanza è particolarmente comune fra gli attwicted, soprattutto quando a colazione mangiano i biscotti comprati al discount. Secondo un diffuso parere il dizionario Twitter dovrebbe riservare alla parola un posto di rilievo, anche per fini educativi.
- BOM: Bird-Of-Mouth, il passaparola di chi cinguetta. Parodistica revisione del termine WOM, Word-Of-Mouth, con il quale nel marketing si definisce l’attitudine dei clienti a trasmettersi l’un l’altro il giudizio su prodotti e brand.
Dizionario Twitter per Dweet, PTT e Politweet.
- Dweet: il messaggio incomprensibile lanciato da chi si trova in evidente stato confusionale. Generalmente scritto e condiviso da chi ha alzato un po’ troppo il gomito, in ore serali. Qualora appaia anche in altri momenti della giornata per il suo autore è ragionevole ipotizzare l’imminente e definitivo crollo del Klout score.
- PTT: Peak Tweet Time. Indica la migliore fascia oraria per pubblicare un tweet e garantirgli la massima visibilità. È il periodo – tanto caro ai social manager – nel quale l’attenzione degli utenti è particolarmente alta.
- Politweet: qualunque cosa venga scritta col chiaro intento di offendere o provocare i simpatizzanti di uno schieramento politico. La prassi è di consueto accreditabile al troll, figura tristemente nota e diffusa ben prima che il dizionario Twitter fosse in concepimento.
Ancora: Repeatweet, Twalker, Twantrum.
- Repeatweet: il tweet pubblicato pubblicato pubblicato pubblicato pubblicato pubblicato diverse volte nell’arco della stessa giornata. Odiosa pratica agli occhi di quegli utenti che non apprezzano i social manager ma ne sono follower consapevolmente fieri, preziosa opportunità per chi col social marketing ci campa.
- Twalker: colui che crea un account col precipuo scopo di fare stalking a danno di qualcun altro. Brutta gente, insomma.
- Twantrum: l’invettiva, lo scatto d’ira o – peggio – la filippica o la reprimenda che sa risultare persino più fastidiosa del solito. Alcuni utenti credono di poter sfruttare il twantrum per attaccare una celebrità o un’azienda con l’implicito intento di ottenere risposta e quindi mettersi in mostra. Il termine è inesorabilmente destinato a scomparire dal dizionario Twitter.
Tweet Cred, Tweetup, Twillionaire.
- Tweet Cred: l’approvazione, l’encomio ricevuto da una persona nota. L’ingresso dell’espressione nel dizionario Twitter è stato promosso con forza da chi vive e si ciba di Klout score.
- Tweetup: ne abbiamo parlato a proposito delle soluzioni per aumentare i follower Twitter. Si tratta di un’alternativa apparentemente meno vintage della celebri chat-pizze, incontri conviviali finalizzati al social networking. È l’occasione per prendere definitivamente atto che le foto del profilo non sono veritiere, e che chi organizza l’evento di solito si accorda col ristoratore per non pagare il conto.
- Twillionaire: colui che è riuscito ad arricchirsi (non solo di follower) grazie alla celebrità conquistata cinguettando. Non ne conosco, e mi affido a voi e ai vostri commenti per poter indicare in questo post alcuni esempi.
Ultimi neologismi del dizionario Twitter.
Ecco le tre nuove parole che occupano i posti in coda – secondo l’ordine alfabetico rispettato fin qui – nel dizionario Twitter.
- Twitterati: vanta moltissimi follower, e tutti vorrebbero essere suoi following. È la star, di quelle che ricevono migliaia di retweet anche se postano – seppure col loro impareggiabile stile – la ricetta dell’uovo sodo.
- Twypo: un tipo di refuso che causa lo stravolgimento – talvolta grottesco – del significato di una frase. Un notevole esempio l’ha fornito recentemente in TV Armando Sommajuolo, che nel condurre un TG LA7 ha scambiato la “u” per la “i” nel fare la cronaca della “fuga di Assad”.
- Twurvey: il sondaggio, il “survey”, strumento suggerito da tutti i manuali dei giovani social manager.
L’elenco di neologismi è finito, vi lascio ad un approfondimento dell’infografica (che contiene i riferimenti alla fonte). Ma prima una domanda:
voi conoscete altri termini che non sono contemplati in questo aggiornamento del dizionario Twitter?
Ciao, ovviamente non può mancare tra i neologismi la mia “Twitterazione” cioè l’interazione su Twitter di due o più utenti riguardo un determinato argomento ovvero un tweet scatenante. ;-)