Realizzare siti per un buon posizionamento sulla long tail non è difficile: Joomla e WordPress si prestano facilmente alla realizzazione siti WEB – SEO.
Una delle chiavi di ricerca più praticate dai naviganti è “realizzazioni siti“: Google sostiene che in Italia siano oltre 90.000 le persone che ogni mese cercano l’accoppiata di termini. Vuol dire – deduco – che siano in molti coloro che desiderano concedersi uno spazio su Internet per passione o per lavoro.
Aprire un blog che abbia anche un aspetto professionale non è più cosa esclusiva degli addetti ai lavori: con soluzioni di personal publishing come Joomla o WordPress sono sufficienti alcune orette ed un po’ di applicazione. Se si desidera anche una buona ottimizzazione e si aspira alla Long tail le cose non cambiano poi di molto, a condizione di non aspettarsi la Luna.
Le regole per realizzare siti SEO non sono molte.
Vediamo quali sono – a detta degli esperti – i passi da affrontare per ritagliarsi uno spazio su Internet ben visibile dai motori di ricerca:
- Scelta del dominio
- Scelta della piattaforma di pubblicazione
- Individuazione di un buon tema
- Ottimizzazione della home page
- Creazione della landing page
- Link building
Scelta del dominio
Checché se ne dica sia l’estensione (BigG pare preferisca ancora .com, .net e .org) che il nome identificativo del blog sono probabilmente gli elementi essenziali per un buon Search engine optimization.
Si dovrà dunque cercare di dare un battesimo il più conforme e coerente con i contenuti che si desidera pubblicare. Difficilmente troveremo soluzioni di un’unica parola, ma questo non rappresenta un particolare problema: sarà sufficiente individuare un’espressione composta, che contenga la keyword di nostro interesse. Se ad esempio nel sito parleremo di panini, potremmo acquistare uno spazio chiamato “paniniimbottiti“.
Piuttosto svelo un segreto (di pulcinella): più lungo sarà il periodo prenotazione del nome di dominio più ampie saranno le possibilità che i motori concedano credito e visibilità.
Quale piattaforma di personal publishing? Di questo ne abbiamo già parlato: dopo aver usato Joomla e WordPress per anni la mia scelta è definitivamente – salvo ravvedimenti futuri – andata al secondo, per diverse ragioni che non ripeterò in questa occasione.
Il tema è importantissimo!
Per quanti sforzi vorremo fare per la realizzazione siti Internet ben ottimizzati, l’interfaccia di cui doteremo WordPress (o Joomla) riveste un ruolo essenziale: dovremo propendere per una soluzione leggera, dalla buona struttura HTML, priva (il più possibile) di fronzoli: script, Flash ed estensioni. Particolare attenzione si dovrà riservare al markup (ad esempio i tag H1, H2, H3 dovranno avere il giusto ordine), ed il codice dovrà essere “pulito”.
Anche per quest’ultimo punto offro un suggerimento “segreto”. In genere di ogni tema viene offerta una demo online, che dovrebbe corrispondere in linea di massima al’aspetto del nostro futuro blog. Bene: sarà sufficiente sottoporre ad un’analisi automatica la versione dimostrativa proposta per sapere a cosa andiamo incontro. Un soddisfacente strumento di approfondita valutazione è proposto da Power Mapper.
Aggiornamento – Dimenticavo una cosa importante: il tema deve essere “responsive”, ovvero capace di adattarsi automaticamente a qualunque terminale, in specie gli smartphone.
Impostazione della home.
La home page è l’indice di tutti i contenuti che pubblicheremo, la prima che verrà sottoposta ad esame da Google, Bing e Yahoo. Va curata con grande attenzione. Gli estremisti del SEO vi suggerirebbero di limitare al minimo i widget, spostando quelli indispensabili nel “footer”, e persino di portare qui il menu. Non è necessario, a mio avviso, arrivare a questi livelli di ottimizzazione; tanto più che a soffrirne sarebbe la navigazione dei lettori.
Piuttosto si dovrebbe fare attenzione a che non ci sia un’esagerata presenza delle parole chiavi principali, ed in specie quelle utilizzate per il nome di dominio. Per scongiurare il key stuffing corre in nostro aiuto un altro validissimo strumento: Keyword Density Tool. Qual è la massima densità delle key? Nessuno lo sa, ma basterà confrontarsi con la concorrenza per scoprirlo (il link appena fornito aiuta anche in questo: eccellente, no?).
Landing page e link building.
Le regolette appena suggerite valgono anche per la “pagina di atterraggio“, quella cioè che dovremo crare ad hoc per mettere bene in evidenza la nostra parola d’oro, quella per cui vorremmo salire in vetta a tutte le SERP.
Qui, più che sulla home page, dovremo cercare di far puntare il più grande numero di link in entrata. Come fare? Bisogna passare all’ultima ma importantissima tappa della messa in opera del nostro blog: il link building.
Chi e perché dovrebbe linkarci? Amici, parenti, ma anche forum e riferimenti Web nei quali cercheremo di metterci in evidenza. Un commento qui e là in calce a post esterni, la firma nei profili delle community, Facebook, Twitter e Google+: sono tutte occasioni preziosissime per farci conoscere anche da persone con cui non abbiamo rapporti di parentela.
Bene, credo sia tutto. In realtà ci sarebbero altri passaggi importanti, come la creazione di una mappa XML da inviare a Google e Bing, una HTML da mostrare in locale, l’inserimento dei breadcrumbs e via di altri marchingegni. Di questi, però, sarà bene parlare in un’altra occasione.
Intanto chi voglia non abbia timore di chiedere ulteriori suggerimenti o informazioni attraverso i commenti. Comunque “in bocca al SEO” per tutti nella realizzazione siti.
Pingback: Mini-corso guida SEO
Pingback: Come creare un sito gratis o a - di 10 Euro - »SEO«
Pingback: Creazione e realizzazione siti SEO | Total SEO | Scoop.it