Come creare un sito gratis o a bassissimo costo: ecco le soluzioni con dominio di II livello per il tuo sito.
Creare un sito gratis (o comunque economico) è un’esigenza sempre più diffusa, e fortuna vuole che di opportunità ce ne siano molte. Ma per la formula completamente gratuita solo a condizione di accontentarsi di un dominio di terzo livello. Cos’è? Facile spiegarlo con un esempio:
- Sito con dominio di III livello: gianni.blogger.com
- Il dominio di II livello invece è questo: blogger.com
E così abbiamo già citato il primo e forse il più famoso servizio che consente di creare un sito gratis. Il vantaggio della piattaforma è che è semplicissima da utilizzare, e secondo l’opinione di molti è anche ben ottimizzata per la reperibilità sui motori di ricerca (non fosse altro perché è di Google). La personalizzazione è legata ai tool ed ai (pochi) template offerti. Non viene mostrata pubblicità di terze parti, ed è possibile inserire i propri banner Adsense.
Sempre di Google è “Sites”, soluzione oramai in declino.
In continua crescita, invece, è la formula per creare un sito gratis proposta da WordPress.com: basta iscriversi e scegliere il nome di sotto dominio. L’interfaccia è del tutto simile al CMS frequentemente utilizzato per creare blog su hosting indipendente (ne abbiamo parlato nell’articolo Creazione e realizzazione siti SEO). Ma rispetto a quest’ultimo ha diverse limitazioni: ad esempio non si possono installare le migliaia di plugin e di temi sviluppati dagli utenti. Inoltre non sono consentite le inserzioni pubblicitarie.
Meno conosciuto ma molto amato dai motori di ricerca è Tumblr.com. Per quel poco che l’ho usato ho potuto saggiare l’efficienza e la semplicità. Gli spazi Web creati su Tumblr sono inoltre esteticamente efficaci, e con un pizzico di applicazione possono essere pubblicati i codici di Adsense.
Non si può non far rientrare in questo elenco Altervista: pare che i siti aperti fino ad oggi siano quasi 1.800.000 (in continua crescita). Si tratta di una soluzione “storica”, molto nota in Italia, che vanta una grande community di estimatori. Non credo possa rendere tanto, ma è comunque offerta l’opzione di mostrare banner di terze parti per guadagnare con il proprio blog. In ogni caso è una delle alternative per creare un sito gratis più praticate.
E se volessi creare un sito con dominio di secondo livello a basso costo?
Se si rinuncia all’idea di creare un sito gratis, e si vuol disporre di uno spazio Internet affidabile, relativamente veloce, full featured e con dominio “indipendente” bisogna propendere per l’hosting condiviso. In Italia e nel mondo di alternative c’è ampia scelta, ma bisogna fare attenzione agli specchietti per le allodole.
Un esempio è Aruba: il listino Easy costa “soltanto” 50 Euro l’anno. Ma basta poco per scoprire che per godere di tutte le funzioni di un signor sito è necessario poi acquistare (per pochi Euro in più, ma tant’è) servizi ulteriori.
Piuttosto a questi prezzi (e anche meno) chi non vuole creare un sito gratis ma solido e veloce può rivolgersi a Siteground.com o Bluehost.com, che offrono “tutto” e vantano un customer care formidabile: normalmente risolvono qualunque problema in meno di 5 minuti.
Siamo al dunque: è possibile spendere 10 Euro l’anno per creare un sito con i fiocchi (e con un dominio di II livello)? La risposta è sì.
L’operazione non è immediata, ma è abbastanza semplice. Si registra prima il dominio, magari tramite un operatore stranoto ed affidabile come Godaddy.com.
Di solito l’estensione .com costa 10 / 13 Dollari, che al cambio di oggi è pari a poco più di 8/10 Euro. In più il provider nordamericano in genere regala (occhio: per un solo anno!) l’estensione .info.
Fatto questo si mette su il blog con una delle alternative freeware e gli si puntano sopra i DNS del dominio. Attenzione però: non tutte le soluzioni citate in precedenza vanno bene. Ad esempio WordPress richiede un esborso pari a 13 Dollari per “mappare” il nome personalizzato (è più economico l’acquisto del nome di dominio!). La scelta dovrebbe dunque cadere su Blogger o Tumblr.
Peraltro grazie a questo articolo scopro ora che Blogger permette l’acquisto dell’indirizzo Internet proprio tramite le sue pagine, ad un prezzo conveniente (10 Dollari) ma con in più una caratteristica interessante: la registrazione privata, per proteggersi dallo spam. L’opzione viene in genere offerta ad un costo equivalente al nome di dominio.
Compiuta l’operazione sarà sufficiente puntare da Godaddy i DNS della URL registrata verso il proprio spazio su Blogger, e completare la procedura accedendo alle impostazioni di quest’ultimo. Entrati nella sezione configurazioni si dovrà selezionare dal menu a sinistra “Impostazioni di base”.
In definitiva: ci vuol davvero poco per creare un sito gratis dall’aspetto professionale. O quasi gratis.