Vuoi velocizzare WordPress? Sei nel posto giusto: ti svelo tutte le soluzioni che – creando e ottimizzando i miei blog e quelli dei miei clienti – ho sperimentato personalmente.
Per velocizzare WordPress esistono due opzioni. Ma se desideri risultati concreti conviene prenderle entrambe in considerazione:
- scegliere un hosting capace di assicurare ridotti tempi di risposta, e che si distingua per una buona struttura hardware ed una configurazione software ad hoc;
- intervenire direttamente sul CMS, gestendone oculatamente estensioni e configurazione.
In questo post ti parlerò dell’uno e dell’altro argomento, cercando di farlo in modo semplice e dettagliato, con l’obiettivo di confidarti tutte le soluzioni che io stesso adotto per velocizzare WordPress.
Perché in un blog le buone prestazioni hanno un impatto drammatico su:
:: SEO | Le performance rappresentano un requisito fondamentale per la migliore indicizzazione presso i motori di ricerca. Google non farebbe bene il suo mestiere se mettesse in evidenza pagine dal caricamento interminabile.
:: Tasso di rimbalzo | Un sito che si sfoglia rapidamente non si trova ad ogni angolo, e quindi i visitatori tendono a fermarsi: se anche i contenuti sono di buona qualità, perché andare via?
:: Conversioni | Tra due e-commerce che offrono lo stesso catalogo di prodotti, con prezzi identici, vende di più quello che garantisce performance superiori. È come scoprire l’acqua calda ma credimi: ho conosciuto tanti commercianti che trascuravano questo aspetto.
:: Popolarità | Un contenuto facilmente e velocemente condivisibile viene citato più spesso.
Come vedi, velocizzare WordPress non è affatto un capriccio ma piuttosto il presupposto per avere successo nel mondo dei nuovi media, sia in termini di fama che di guadagni. Dunque, diamoci da fare.
Velocizzare WordPress: è ora di cambiare hosting?
“Ho già un server, è obiettivamente lento, ma cambiarlo mi costerebbe caro e sarebbe veramente impegnativo“: se parti con questi dubbi sei fortunato, perché per te ho già una soluzione economica e per nulla faticosa.
Siteground, fornitore internazionale di servizi Web, offre hosting condivisi che fanno al tuo caso: buona assistenza (rispondono anche via telefono, in Italia e nella nostra lingua), prezzi contenuti (meno di 4 Euro al mese) e prestazioni superiori, e si prendono pure la briga di trasferire gratuitamente il sito.
Insomma: l’ideale per velocizzare WordPress.
Questo blog poggia proprio sui server di Siteground: puoi sfogliare WOM!SEO per saggiare il grado di reattività assicurato dal piano che io stesso ho scelto. Ma puoi anche misurarne il “Response Time” con un tool come questo (seleziona il proxy “Munich” e ripeti l’analisi due / tre volte, per apprezzare anche l’effetto della cache).
Nel caso volessi passare al nuovo hosting ti faccio poche ma credo importanti raccomandazioni:
- richiedi immediatamente il trasferimento di WordPress;
- scegli la collocazione europea (Amsterdam, crocevia delle principali dorsali Internet di tutto il mondo);
- tramite il pannello di controllo attiva subito la “Super Cache”, ideale per velocizzare WordPress.
Se il blog è nuovo ancora meglio: il nome di dominio che sceglierai è compreso nel prezzo. In più, se non sei un esperto di CMS ti tornerà particolarmente utile la funzione “staging”, che permette di testare qualunque modifica su configurazioni e layout prima di pubblicarla.
Quando poi il tuo blog ti renderà ricco e famoso potrai valutare altre soluzioni destinate a velocizzare WordPress, significativamente più costose, come i VPS o i server dedicati.
I temi ed i plugin per velocizzare WordPress.
Tieni in conto che – pur in misura variabile – qualunque estensione tende ad aumentare i tempi di caricamento di un sito.
Perciò se rientri nella categoria degli installatori compulsivi di plugin non ti dico di smettere, ma ti offro un consiglio: attivane non più di uno al giorno e, per prendere consapevolezza di eventuali rallentamenti, misura ogni volta le performance tramite il tool che ti ho suggerito in precedenza. Oppure puoi usarne un altro che trovi sul sito della mia azienda, handergy.com, che ho approntato io proprio per questo scopo.
Ci sono poi plugin che invece sono indispensabili per velocizzare WordPress:
:: W3 Total Cache | Lo preferisco di gran lunga alle alternative, per quanto richieda una certa cautela in fase di impostazione. Tra le varie opzioni tu attiva soltanto Minify “Manual” (e spunta “Inline CSS minification”, “Inline JS minification”, “Line break removal”) e la “Browser Cache”, avendo cura con quest’ultima di spuntare la voce “Set expires headers” (lasciando tutto il resto invariato).
:: WP Widget Cache | Permette al browser dei visitatori di salvare in locale tutto il contenuto dei widget presenti nelle sidebar e nel footer (o altrove). Funziona, ed è un’ottima trovata per velocizzare WordPress.
Non me la sento invece di consigliarti specifici template (se vuoi possiamo parlarne su Twitter, dove generalmente sono più attivo, o tra i commenti a questo post). Piuttosto ti raccomando di scegliere temi che già nella versione demo online si mostrino pronti e reattivi.
Se desideri assicurarti preventivamente che i template di tuo gradimento abbiano effettivamente tutti i requisiti per far correre WordPress usa lo strumento di cui parliamo nel prossimo paragrafo.
Google Page Speed: la bacchetta magica.
Per velocizzare WordPress estensioni e server dalle elevate prestazioni non bastano: bisogna evitare che la struttura del tuo blog si riveli un collo di bottiglia.
A scongiurare il pericolo ci pensa un tool fornito da Google, il cui utilizzo è alla portata di tutti: Page Speed. Lo si può installare su Chrome e Firefox, o lo si può usare direttamente online.
Google Page Speed fa un’analisi approfondita di tutte le variabili che possono rallentare o velocizzare WordPress, e segnala gli interventi necessari elencandoli in ordine di urgenza.
Non solo: in gran parte dei casi fornisce anche la versione ottimizzata delle immagini e quella minimizzata del codice (HTML, CSS e JS). Insomma: tassativamente dopo un backup, a te lascia soltanto il compito di sostituire i vecchi file con i nuovi attraverso un client FTP.
Dove non arriva Page Speed c’è in effetti bisogno di uno specialista. È il caso ad esempio dell’ordinamento di stili e JavaScript, o del rimandare il caricamento di questi ultimi. Ma non fartene un cruccio: c’è tempo per fare le cose in grande. Piuttosto presta attenzione al nuovo argomento che stiamo per affrontare.
Velocizzare WordPress attraverso le immagini.
Uno dei fattori determinanti nel velocizzare WordPress è rappresentato dalle immagini: non hai idea di quante migliorie si possano praticare e quali effetti benefici abbiano su prestazioni, SEO e conversioni.
Cominciamo:
- carica file “leggeri”: mai più di 30 Kb, ma se puoi tieniti sotto i 15/10 Kb.
- Se un’immagine è pesante, semplicemente perché è troppo grande, rimpiccioliscila: non sarà altrettanto bella ma alla vita non si può chiedere tutto.
- Il formato ha la sua importanza: se si tratta di una vera e propria “foto”, piena di colori e dettagli, usa l’estensione JPG con riduzione della qualità pari al 60/70%.
- Al contrario, se l’immagine è “piatta”, priva di sfumature, in bianco e nero o in scala di grigi, o comunque ha un ridotto spettro cromatico, preferisci invece il PNG-8. Un esempio? Guarda lo screenshot a seguire: nel primo formato il peso è di circa 30 Kb, nel secondo meno di 7 Kb.
Ricorda inoltre di non praticare mai il ridimensionamento tramite i comandi HTML, ma limita le dimensioni attraverso un editor grafico (ce n’è anche uno integrato in WordPress). E non pubblicare immagini prive di attributi “width” e “height”, altrimenti costringi il browser a calcolarne le proporzioni (operazione che non favorisce affatto il velocizzare WordPress).
Il social sharing costa caro!
Se osservi bene il tuo blog noterai un certo “lag” nel caricamento delle pagine dove sono presenti widget sociali: i pulsanti di condivisione di Twitter e Linkedin, i box di Facebook e Google+ con le faccine sorridenti dei tuoi amici, i coloratissimi riquadri di Pinterest.
Se davvero vuoi velocizzare WordPress devi considerare loro i tuoi più grandi avversari, ed il perché è scontato: per visualizzare profili, statistiche ed avatar il browser è costretto a consultare numerosi link remoti, il più delle volte lenti perché sottoposti ad un carico di lavoro enorme.
Per porre rimedio a questo inconveniente hai a disposizione tre soluzioni, dalla più soft a quella radicale:
- usa i plugin che adottano il caricamento “asincrono” (qui trovi un esempio: https://developers.google.com/+/web/+1button/?hl=it).
- Evita di richiamare nella stessa pagina due script riservati al medesimo canale; questo accade generalmente quando, oltre ai tasti di condivisione presenti sul fianco o in calce ad un post, è presente un “badge” nella sidebar o a piè di pagina. La soluzione è relativamente semplice, ma richiede un minimo di competenza tecnica.
- Fai uno screenshot ad ogni box di Facebook, Google+ & Co., quindi usa le immagini che hai appena prodotto in sostituzione dei badge, avendo cura di inserire su ciascuna di esse un link ai rispettivi canali: l’effetto grafico è identico all’originale, anche se per diventare tuoi follower o liker i visitatori dovranno praticare un click in più. Ma saranno ben contenti di farlo, visto che è per una buona causa.
È tutto; se desideri possiamo restare in contatto. Anche solo per farmi sapere com’è andata e di quanto sei riuscito a velocizzare WordPress.